Reumatologia

La Reumatologia si occupa della diagnosi e cura di oltre 150 malattie sistemiche acute o croniche, spesso invalidanti, che coinvolgono l’apparato locomotore, ma anche tutti gli organi ed apparati del corpo umano. Le malattie reumatologiche possono riguardare sia l’anziano che il giovane.

Malattie reumatiche

Le malattie reumatiche sono un numeroso gruppo di oltre 150 malattie molto diverse tra loro per cause, manifestazioni cliniche, evoluzione e trattamento; sono accomunate dal fatto di interessare tutte, in vario modo, l’apparato locomotore.
Per semplicità di esposizione, dividiamo queste malattie in tre grandi gruppi: il primo gruppo è formato da malattie che interessano esclusivamente l’apparato locomotore senza alcun coinvolgimento di altri organi come polmone, rene, sistema circolatorio, fegato e apparato gastrointestinale; il prototipo di questo gruppo è l’artrosi o osteoartrosi, cioè la malattia reumatica più diffusa e una delle malattie più diffuse in assoluto.
Il secondo gruppo è formato da malattie che coinvolgono sempre principalmente l’apparato muscolo scheletrico, ma spesso anche gli altri distretti citati e quindi sono caratterizzate da importanti e significative alterazioni degli esami del sangue; il prototipo di questo gruppo è l’artrite reumatoide e il gruppo delle artriti infiammatorie, ma ne esistono molte altre.
Il terzo gruppo infine è formato da patologie che possono interessare all’esordio o durante il decorso l’apparato locomotore, ma gli organi principalmente coinvolti sono i visceri, la cute e i vasi; anche questa malattie sono caratterizzate da importanti alterazioni sierologiche; i prototipi di questo gruppo sono le connettiviti (Lupus, sclerodermia, dermatomiositi e le vasculiti).
Malattie così diverse tra loro richiedono un approccio diagnostico basato soprattutto su una profonda conoscenza dei criteri clinici e sierologici, ma anche sul buon uso delle indagini strumentali (radiologia, ecografia, TAC e Risonanza Magnetica).
Tutti questi mezzi diagnostici devono essere “elaborati” con la storia clinica del malato e con le manifestazioni cliniche che sono prevalentemente caratterizzate dal dolore osteo-articolare, tumefazione articolare, rigidità articolare e numerosi altri sintomi e segni che vanno adeguatamente interpretati per poter formulare una corretta diagnosi e impostare il trattamento idoneo.
Il trattamento di queste malattie è ovviamente molto vario in base alla diagnosi e all’importanza del quadro clinico; si basa comunque su farmaci antidolorifici e antiinfiammatori, sugli steroidi che possono essere utilizzati per via generale o per via infiltrativa, sui cosiddetti “condroprotettori” anch’essi utilizzabili per via generale o locale (infiltrazioni), per passare nei casi che lo richiedono a farmaci di maggior impegno come gli immuno soppressivi e i farmaci cosiddetti “biologici” con indicazioni e limitazioni ben precisi; a queste terapie spesso si possono affiancare con successo trattamenti fisici e riabilitativi.
Tutte queste terapie riconoscono indicazioni precisi e potenziali effetti collaterali che vanno sempre ricordati, controllati e possibilmente evitati.
Questa rapidissima rassegna può dare solo una vaga idea di quanto complesso sia il mondo delle malattie reumatiche e di quanta attenzione sia necessaria nell’affrontare questi problemi; l’eccessiva banalizzazione (“su non si preoccupi è solo un po’ di reumatismo”) va combattuta esattamente come l’eccessiva drammatizzazione (“ è un reumatismo, non c’è niente da fare”); oggi i nuovi mezzi diagnostici e terapeutici consentono infatti notevoli risultati con sostanziale miglioramento della qualità di vita.

 

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