Come risolvere il problema dell’invaso in un amputato

OSSEOINTEGRAZIONE: INTERFACCIA MONCONE – INVASO

L’invaso della protesica tradizionale si può considerare l’elemento più critico in quanto costituisce il punto di contatto, l’interfaccia tra il moncone amputato e la protesi esterna.
Negli anni gli invasi hanno subito parecchi cambiamenti, sia per quanto riguarda i materiali utilizzati, per i sistemi d’impronta che per le varie tipologie di contenimento e contatto nonché per la distribuzione delle forze di appoggio ed ancoraggio, elementi che rappresentano la principale causa di fallimento delle protesi articolari esterne, specie per i pazienti amputati alla coscia.
Tuttavia, una delle problematiche maggiori nel campo della prostetica tradizionale rimane l’interfaccia moncone-invaso. Infatti, molti amputati esprimono un basso livello di soddisfazioni dovuto al contatto tra l’invaso e i tessuti dell’arto residuo. In particolare, il maggior tasso di insoddisfazione è da ricercare nelle lesioni della cutanee, ematomi, abrasioni indotti dall’invaso stesso, il cui attrito è necessario per la ricerca di un contatto efficace tra il moncone e la protesi esterna, al fine di garantirne una continuità meccanico-funzionale soddisfacente. Nel caso di sviluppo di complicanze locali legati a una non congruenza efficace tra l’invaso e la protesi, fisiologico rimodellamento del moncone o sviluppo di neuromi, l’accoppiamento potrebbe risultare doloroso e dunque inefficace, pertanto potrebbe spingere il paziente ad abbandonare la protesi e dunque ad abbandonare il percorso di recupero delle ordinarie attività, con conseguenti inevitabili sequele psicologiche e sociali.

L'Osseointegrazione va oltre le limitazioni della protesica tradizionale

L’Osseointegratione dà una risposta concreta alle limitazioni della protesica tradizionale. Si tratta dell’impianto di un device all’interno dell’osso residuo del moncone amputato che permette l’aggancio diretto di una protesi esterna.

La soluzione chirurgica dell’Osseointegrazione impiega tecnologie all’avanguardia per migliorare la mobilità e la qualità della vita dei pazienti amputati, nonresponsivi al trattamento ordinario.

Inoltre, con l’Osseintegrazione, la trasmissione fisiologica dei carichi, secondo gli assi anatomici originali consente non solo un miglioramento dei bracci meccanici di leva ma un buon recupero della propriocezione, con conseguente miglior e più rapido recupero funzionale.

Il sistema di Osseointegrazione International vanta oltre 1,200 casi di successo a livello mondiale, qualificandosi come la procedura di Osseointegrazione con la maggior esperienza clinica al mondo.

Immagina una vita senza invaso, una protesi che non è un ostacolo e che non causa sfregamenti né dolore.

La valutazione multidisciplinare del paziente

Anche nei casi in cui un paziente non risponda al trattamento convenzionale, non è detto che tutti siano candidabili alla procedura dell’osseointegrazione. Il paziente deve essere valutato in un contesto multidisciplinare d’equipe per capire le reali motivazioni e le possibilità di successo dell’outcome chirurgico che non è soltanto l’impianto del device ma è tutto quello che ne consegue dopo. Infatti, il coinvolgimento e la motivazione del paziente osseointegrato è fondamentale nel seguire il piano riabilitativo messo a punto dal Dr.Tiziano Villa e l’equipe multidisciplinare. L’impegno costante nell’esercitazione è condizione fondamentale affinché ci sia un ritorno in termini di qualità ed efficacia.  

Qualora tu non sia soddisfatto del tuo risultato o tu voglia ambire ad un miglior recupero, contattaci per poter valutare il tuo caso. Non è mai troppo tardi per poter scegliere soluzioni personalizzate alle tue esigenze.